Ormai, bene o male, siamo tutti diventati fotografi, chi con solo un piccolo cellulare chi con delle grandi macchine fotografiche. Io, appassionato di viaggi e fotografia, consiglio a tutti voi di utilizzare la macchina fotografica, di scoprire le sue caratteristiche, esplorando le varie funzioni, mostrando ad amici e parenti i propri lavori.
La fotografia è qualcosa di molto bello che pochi conoscono bene, un campo meraviglioso dove ci si può esprimere in tutti i modi: nella ritrattistica, nella fotografia artistica, nei reportage. Quando uscite di casa anche solo per delle commissioni, portate la macchina fotografica e scattate fotografie alla quotidianità o autoritratti in stile Vivian Mayer, la famosa fotografa che componeva autoritratti nelle vetrine dei negozi o fotografie a persone incontrate casualmente in strada che però avevano qualche particolare dettaglio.
Le molteplici regole della fotografia spesso rendono complicatissimo uno scatto e scoraggiano molti aspiranti fotografi, ma come in tutte le arti ognuno è libero di esprimersi come preferisce. Quando vi trovate in vacanza, meravigliosi da fotografare sono i mercati, che affascinano molto i turisti; se arrivate molto presto, troverete solo poche persone e gli scatti risulteranno migliori. I luoghi migliori per questo genere di fotografie sono i mercati orientali, mediorientali e africani; senza spostarsi troppo, e raggiungendo solo Nizza che dista un centinaio di chilometri da qui, si riesce a vedere un magnifico mercato variopinto con fiori, sapone di Marsiglia, lavanda e prodotti tipici.
Il reportage racconta un’intera storia tramite immagini. La fotografia documentaristica è veramente accessibile a tutti, sia che si fotografi con una costosissima Reflex nei deserti del Medio Oriente, sia con un cellulare nelle strade della vostra città. Il successo di un reportage sta nell’abilità di raccontare una storia e documentare il mondo circostante. Due dei fotografi per eccellenza di reportage sono Steve McCurry e Siddhartha Lammata.
La foto di Lammata evidenzia il drammatico argomento dello sfruttamento minorile di un bimbo di sette anni che impila i piatti in un ristorante di Nuova Delhi.
La ritrattistica, lo still life e la fotografia notturna, invece, sono generi molti amati, in cui però le regole sono fondamentali: un piccolissimo movimento potrebbe rovinare una meravigliosa fotografia, per questo, per realizzare queste tipologie di scatti, è necessario utilizzare un treppiede.
Se desiderate approfondire maggiormente questo argomento, vi consiglio il volumetto Corso completo di fotografia digitale di Ian Farrell (pubblicato da National Geographic).
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